“IL CASTELLO DEI DOMINI INCROCIATI”

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Il punto di partenza della ricerca: motivazioni e obiettivi.

Dopo la prima fase: “Progettare”, finalmente siamo giunti al punto di mettere in pratica quanto è stato imparato, discusso e pianificato in classe.

Il gruppo “AttivaMente Cittadini” dell’Istituto “Nitti” di Cosenza si è riunito per stabilire quali debbano essere i prossimi passi da compiere, prima di svolgere le indagini vere e proprie. Dalla discussione è emersa la necessità di ampliare le proprie conoscenze sull’oggetto della nostra ricerca: i lavori di recupero funzionale e di restauro conservativo del Castello Svevo-Normanno di Cosenza.

Considerato che alcuni di noi ancora non aveva visitato il castello dopo il termine dei lavori, abbiamo reputato fondamentale, per il prosieguo del percorso didattico, compiere un sopralluogo preliminare per verificare “di persona” cosa fosse stato realizzato.

Dopo la visita al Castello, due di noi si sono recati presso la Biblioteca Civica per reperire libri contenenti informazioni storiche sul Castello. Così, grazie a questi testi, a quelli trovati nella biblioteca della scuola e a ricerche sul web, ci siamo riuniti per studiare la storia e l’evoluzione del castello nei suoi diversi ambiti (sviluppo, modifiche architettoniche, utilizzo, ecc.).

La lezione 2 “Approfondire” pone come obiettivo principale quello di reperire informazioni utili per condurre la nostra indagine sul progetto scelto e ricostruirne la storia amministrativa, nonché comprendere le ragioni sociali, politiche e ambientali che hanno determinato la decisione di finanziarlo.

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Dati e informazioni trovate.

Primo step del nostro percorso è stato approfondire la conoscenza del sito http://www.opencoesione.gov.it, su cui sono pubblicate le schede delle opere pubbliche finanziate. Abbiamo imparato a navigarlo per conoscerne le sezioni e le pagine ed abbiamo acquisito la capacità di leggere e interpretare i dati ivi contenuti.

La scheda del progetto scelto da noi – “Recupero funzionale e restauro conservativo del castello svevo-normanno del comune di Cosenza” – si trova al seguente indirizzo internet: http://www.opencoesione.gov.it/progetti/1cl89536/. Siamo partiti da questo punto per:

  • reperire i dati e le informazioni preliminari necessarie per ricostruire la storia amministrativa dell’intero Progetto,
  • comprenderne le ragioni per cui è stato scelto di finanziarlo e da chi è stata presa tale decisione,
  • conoscerne le procedure.

Nella pagina principale della scheda sono riportate le informazioni generali sul progetto, tra cui: gli Enti coinvolti (la Regione Calabria in qualità di soggetto programmatore e il Comune di Cosenza quale soggetto attuatore); i tempi (inizio previsto ed effettivo, fine prevista ed effettiva); priorità QSN; l’obiettivo generale e specifico QSN.

Il documento del Programma Operativo della Regione Calabria – pubblicato all’indirizzo: http://www.opencoesione.gov.it/media/files/programma-asse-obiettivo-2007it161po008/POR%20FESR%20Calabria.pdf -, è una fonte ricca di dati e informazioni indispensabili per ricostruire la storia amministrativa del Progetto. Da questa documentazione abbiamo appreso che i lavori sono stati finanziati con i Fondi Strutturali del Programma Operativo Regionale FESR Calabria nell’ambito dell’Obiettivo Convergenza, relativi alla programmazione 2007/2013. L’obiettivo del POR FESR è quello di mobilitare le potenzialità endogene regionali tramite il miglioramento della competitività ed attrattività del sistema territoriale e la diversificazione e innovazione delle strutture produttive.

Altri dati rilevanti sono stati reperiti nei documenti contenuti nello Storico dei Rapporti annuali di Esecuzione 2007/2012 (http://www.opencoesione.gov.it/media/files/programma-asse-obiettivo-2007it161po008/CAL_FESR_20072012.zip) e sul sito dell’Autorità di Gestione del Programma (“Calabria Europa – Il Portale Web dei Fondi Regionali e Comunitari”, http://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/).

Il Progetto rientra nell’Asse V – Risorse Naturali, Culturali e Turismo Sostenibile che ha lo scopo di tutelare, mettere a sistema, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale della Calabria costituito da Aree e Parchi Archeologici, da Castelli e Fortificazioni Militari, dalle Aree e dalle Strutture di Archeologia Industriale.

Inoltre, esso rientra nell’obiettivo specifico QSN (Quadro Strategico Nazionale) con l’intento di valorizzare i beni e le attività culturali per aumentare l’attrattività del territorio, per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita dei residenti.

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Il punto d’arrivo della nostra ricerca

Il nostro obiettivo è esaminare se sia stato realizzato quanto previsto dal progetto iniziale, se questo abbia contribuito allo sviluppo del territorio e se il Castello sia diventato un polo di attrazione della vita sociale e culturale della comunità. Al fine di verificare l’operato delle amministrazioni pubbliche coinvolte, naturalmente dovremo analizzare in maniera più approfondita i dati fin qui raccolti, ma soprattutto, reperirne di nuovi, anche di natura diversa.

Ricercheremo questi dati mancanti in altri documenti presenti su internet:

  • siti istituzionali della Pubblica Amministrazione (Regione, Comune, Provincia);
  • siti della stampa ufficiale (quotidiani, radio e televisioni locali, ecc.);
  • siti di soggetti privati e non che si occupano della città di Cosenza (magazine, blog, Associazioni, ecc.).

Sarà nostra cura controllare che i dati raccolti siano tratti da fonti attendibili o che riportino informazioni facilmente verificabili o desunte, a loro volta, da fonti ufficiali espressamente citate.

Un’altra tipologia di ricerca, molto utile nel nostro caso, è la ricerca fotografica. Questa “mostrerebbe” (nel senso letterale del termine) l’evoluzione che il Castello ha subito nel tempo, fino a giungere al confronto diretto tra com’era prima dei lavori e com’è diventato dopo la loro ultimazione.

Tutti questi dati secondari, riportati da altri, non saranno sufficienti per la nostra indagine, dunque sarà necessario reperire anche dati primari, da raccogliere in prima persona. Ciò significa ottenere informazioni direttamente sul campo, ad esempio attraverso interviste ai referenti amministrativi del soggetto programmatore (Regione Calabria) e del soggetto attuatore (Comune di Cosenza).

Le ricerche fin qui effettuate e quelle che svolgeremo serviranno per giungere preparati e consapevoli di fronte a queste Istituzioni. Solo così saremo in grado di essere precisi e approfonditi nelle nostre domande, conditio sine qua non per ottenere informazioni più chiare e dettagliate.

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